Ho la rara fortuna di avere una doppia cittadinanza: argentina per ius soli, italiana per ius sanguinis. Da bipolide e bilingue, mi sono sempre sentito cittadino del mondo, curioso di scoprire nuovi linguaggi e culture.
La maturità scientifica mi ha lasciato una forma mentis matematica e lineare, nonostante la carriera in filosofia. Prima di “entrare” a scuola ho lavorato in istituti privati, università, cooperative. Mentre facevo le mie prime supplenze, completavo il mio dottorato su Sartre e la psicanalisi, assecondando una passione nata in terza media.
Il passaggio successivo è stato il sostegno, un contenitore dove ho cercato di riversare un po’ tutto il mio mondo: dalla passione per la matematica, la fisica e le lingue alla propensione per la psicologia e le relazioni. Da allora, ho affiancato all’incarico come referente per l’inclusione l’impegno come promotore dell’approccio del Service Learning e come docente CLIL.
Spero che i miei studenti imparino da me almeno quanto io imparo da loro.