Nel momento in cui scelsi di frequentare la facoltà di Filosofia dell’Università degli studi di Milano, avevo già deciso di fare l’insegnante e, nel corso degli anni successivi alla laurea, pur avendo avuto diverse opportunità professionali, ho perseguito questo mio desiderio.
Ho svolto un periodo di studi nei Paesi Bassi (programma Erasmus) e lì ho scritto la tesi di laurea, nella quale ho lavorato su un confronto fra la filosofia di Michel Foucault e la teoria critica del femminismo italo-francese e di quello anglo-americano.
Credo sia stato importante, prima di approdare alla scuola, essermi misurato con realtà lavorative diverse (dai mestieri più semplici a quelli intellettualmente più stimolanti), perché quelle stesse esperienze mi impongono di tentare di collegare, per quanto possibile, l’insegnamento con la realtà contestuale in cui mi trovo ad operare.
Gli anni del precariato (2000-2007) mi hanno portato a lavorare nell’istruzione privata e pubblica, in Italia e all’estero.
Dopo essere entrato di ruolo (2007), ho lavorato in scuole di realtà territoriali differenti, che sono state occasioni di stimolo intellettuale e di crescita per lo sviluppo e la sperimentazione di stili pedagogici differenti.