Eccoli qua, radiosi e pronti per un brillante futuro, i nostri diplomati 2016. Facciamo i nostri più cari auguri a tutti loro con il testo integrale del saluto del Dirigente Scolastico.
“Come ogni anno questa cerimonia significa il momento del saluto e dei bilanci.
Sono stati cinque anni ricchi di esperienza, di tappe di crescita e di cambiamenti.
La scuola che avete frequentato ha cercato in ogni modo di fare di voi dei cittadini provvisti di valori, perchè questo oggi, ancor più della trasmissione della cultura, è il compito dell’istituzione educativa. O forse possiamo meglio dire che valori e cultura non possono esistere disgiunti.
Un compito difficile, delicato, spesso ingrato, perchè si scontra con numerose correnti contrarie: con il pressapochismo e la sciatteria che dominano quasi incontrastati nel mondo comunicativo in cui siete immersi.
La parola e l’opinione, spesso espresse senza cognizione, il giudizio affrettato, la pseudoscienza spacciata per scienza, l’economia spogliata dell’etica, il ruolo marginale riservato alle scienze dell’uomo, sembrano dilagare in un mondo che sta perdendo il senso del limite.
Nel momento in cui vi lasciamo a questo mondo, con la speranza che siate in grado di affrontarne le insidie, desideriamo ricordarvi i valori su cui abbiamo fondato il nostro lavoro e la nostra offerta formativa.
L’etica dell’impegno;
Il rispetto dovuto al mondo e alle sue creature;
Il senso di responsabilità di cui occorre informare anche la più piccola delle azioni;
l’Onestà.
Se il mondo cercherà di spacciare i suoi disvalori come veicolo per il successo, oggi vi diciamo che non esiste vittoria e non esiste gratificazione al di fuori del gesto che rispetta l’uomo e che attua uno sforzo per migliorarne la vita, per renderla più umana e più giusta.
Se i mezzi che abbiamo a disposizione sollecitano la parola facile, poco medidata e il giudizio ad ogni costo, oggi noi vogliamo lasciarvi il messaggio che meglio un sofferto silenzio che una parola non meditata.La verità e la giustizia non si urlano, esigono fatica, umiltà e ricerca.
Se il mondo costruisce muri, vogliamo ricordarvi che nella nostra scuola convivono armoniosamente religioni ed etnie diverse, diverse nazionalità e diverse affettività e che questa convivenza colorata e pacifica è e sarà la ricchezza di tutti noi, estranei al pregiudizio.
L’Uomo al centro, il rispetto dovuto ai suo diritti e alla sua libertà, possano guidarvi nella vita e nel cammino, unitamente alla capacità di ascolto e all’umiltà di ammettere l’errore e tornare sui vostri passe se vi accorgerete di avere sbagliato.
A tutti voi auguro una vita di questa ricchezza”
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