Sono laureato in Ingegneria Elettronica, indirizzo Calcolatori Elettronici, all’Università Politecnica delle Marche e presso la stessa Università ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze dell’Ingegneria (Ingegneria Informatica, Gestionale e dell’Automazione).
Nel periodo del corso del Dottorato di Ricerca il tutor mi ha concesso l’opportunità di coadiuvare l’attività didattica e ho concepito la professione docente come obiettivo professionale. Sempre in quel periodo mi è stato offerta l’opportunità d’insegnare in una Università telematica e di confrontarmi con la progettazione didattica.
Dopo alcune esperienze professionali nello sviluppo di software per l’automazione industriale e di ricerca in ambito accademico, ho iniziato a insegnare Informatica come supplente in alcune scuole della provincia di Ancona. L’esperienza è stata così gratificante che ho concepito il mio ruolo come quello d’insegnante.
Ho conseguito l’abilitazione all’insegnamento dell’Informatica tramite il percorso del Tirocinio Formativo Attivo e vinto un Concorso a Cattedre per le Scienze e tecnologie informatiche.
Due citazioni esprimono il mio modo di concepire l’insegnamento dell’informatica:
- “dobbiamo sfatare il mito che l’informatica riguarda i computer. L’informatica non riguarda i computer più di quanto l’astronomia riguarda i telescopi, la biologia i microscopi o la chimica i becher e le provette.” Micheal R. Fellows, Ian Parberry
- “Il calcolatore era (ed è ancora) un nuovo e meraviglioso concetto filosofico e matematico. Il calcolatore è ancora più rivoluzionario come idea che come congegno pratico che modifica la società – e tutti sappiamo quanto abbia cambiato la nostra vita. Perché lo dico? Perché il calcolatore cambia l’epistemologia, modifica il significato del verbo «comprendere». A mio giudizio, si capisce qualcosa solo se si è capaci – noi, non altri! – di scriverne il programma. Altrimenti non si ha una vera comprensione, si crede soltanto di capire.” Alla ricerca di Omega, Gregory Chaitin