L’Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna ha appena pubblicato una nota esplicativa sulla didattica a distanza che riteniamo importante diffondere, soprattutto per i suoi aspetti fondativi:
Aspetti fondativi
- La questione dello SPAZIO
La scuola, in quanto comunità educante, non è solo un luogo fisico, quanto piuttosto uno “spazio” – umano, relazionale, esperienziale – che promuove e consolida apprendimenti, competenze disciplinari e relazioni di valore fra gli studenti e fra tutti coloro che vi operano. In questo momento di complessità l’Istituzione scuola è, quindi, chiamata ad individuare modalità concrete per alimentare lo “spazio educativo”, per trasformare la chiusura “forzata” in occasione di consolidamento di prassi educative e relazionali, attraverso modalità comunicative “a distanza”.
- La questione del TEMPO
E’ necessario che l’Istituzione scuola si adoperi per impedire che le giornate di chiusura siano vissute come un “tempo vuoto” dalla didattica. Si tratta anche di fare in modo che questo tempo venga riempito di senso e destinato anche ad attività didattiche, così da evitare una cesura eccessiva fra il “tempo scuola di prima” e il “tempo senza scuola di adesso”. Si tratta dunque di sostenere negli studenti nuove forme di responsabilità e condivisione, mantenendo, il più possibile, la “routine” positiva del fare scuola.
- La questione della RAGIONE
L’educazione critica è uno dei fondamenti di senso del fare scuola. In questo tempo di oggettiva confusione comunicativa, “psicosi” e comportamenti irrazionali, assume particolare importanza anche l’attento accompagnamento degli studenti alla comprensione della realtà, al discernimento di ciò che è reale da ciò che reale non è, ad esempio per non essere travolti da fake news. Solo così si impara a fronteggiare la paura ed a riconoscere riferimenti autorevoli.
- La questione della FORMAZIONE DEL PERSONALE
Spazio, tempo, ragione, sono dimensioni con le quali l’essere umano si confronta nel quotidiano, indipendentemente dall’età. Questo tempo! e questo spazio! sono opportunità ragionevoli, per il personale scolastico, di ri-pensamento della propria competenza professionale. Ad esempio, mediante azioni di approfondimento, formazione e aggiornamento culturale e professionale, riflessioni sulla documentazione educativa e, non da ultimo, scambio di informazioni, esperienze e materiali didattici.
Per gli aspetti fondativi anzidetti, con le modalità più opportune, le SS.LL. vorranno coinvolgere il personale docente nella predisposizione di attività didattiche – a puro titolo esemplificativo: unità di apprendimento, bibliografie, sitografie, … – da offrire agli studenti per la fruizione a distanza. Sarà al tal fine importante che la proposta sia il più possibile unitaria per ciascun gruppo classe, evitando confusione o improduttivo sovraccarico. E’ bene che la stessa sia diffusa assicurandosi la possibilità di ricevimento da parte degli alunni e delle famiglie a cui si rivolge. Utile a questo scopo, ad esempio, l’utilizzo del sito istituzionale della scuola, del registro elettronico oppure di piattaforme on-line eventualmente già precedentemente attivate.
Prima di suggerire alcuni strumenti tecnologici, si risalta che, ove gli stessi siano “deboli” o non sufficientemente implementati, è comunque possibile – anche in considerazione dei diversificati livelli di autonomia – l’offerta di attività che rientrano nell’ordinaria prassi didattico-metodologica. A titolo esemplificativo: letture, stesura di semplici testi, anche a carattere epistolare o nella forma del diario, svolgimento di esercizi sui manuali in adozione, realizzazione di elaborati grafico-pittorici a tema, approfondimenti attraverso ricerche, con complessità mano a mano crescenti in ragione dell’età.
Le predette attività didattiche andranno altresì offerte – se possibile, con ancora maggiore cura in relazione al Piano Educativo Individualizzato e al Piano Didattico Personalizzato – agli studenti con disabilità certificate ai sensi della Legge 104/1992, così come agli studenti con DSA o con ulteriori bisogni educativi speciali.
Suggerimenti tecnologici
In molte realtà scolastiche del territorio regionale, le pratiche didattiche e le prassi operative prevedono già l’uso diffuso e quotidiano di strumenti digitali e di piattaforme telematiche (cloud) che, in questa specifica circostanza emergenziale, torna ovviamente utile utilizzare diffusamente. I Dirigenti scolastici ed il personale docente – valutando, nel quadro applicativo del Regolamento Generale sulla Protezione dei dati (GDPR), definito a livello di singolo Istituto, le implicazioni che derivano dallo scambio massivo di informazioni – possono ad esempio adottare le seguenti soluzioni tecniche:
Ambienti di lavoro complessi (piattaforme)
- Piattaforme strutturate di condivisione. In particolar modo se si prevede la gestione di classi on-line, permettono la distribuzione riservata di materiali didattici, l’assegnazione agli studenti di attività da svolgere a distanza, l’interazione su testi e documenti digitali, la restituzione degli elaborati eventualmente prodotti. Al di là di eventuali sistemi di messaggistica interni alla piattaforma, questi strumenti sono da utilizzarsi per attività asincrona;
- Strumenti per videochiamate. Possono consentire la realizzazione ‘in diretta’ di attività con gruppi (non numerosi) di studenti e/o tra docenti, garantendo laddove necessario, un eventuale supporto a singoli studenti tramite chiamate dirette;
- Realizzazione di dirette streaming (es. dirette per tutta la classe). Possono essere attivate solo attraverso soluzioni tecniche complesse, di norma non comprese nelle dotazioni delle singole piattaforme; sono utilizzabili solo dove esistono esperienze consolidate e supporti tecnici ‘forti’ e consentono l’interazione “da uno a molti”.
Strumenti di comunicazione ordinaria
- Sistemi di registro elettronico. Questi, nella quasi totalità dei casi, prevedono aree riservate alla didattica e alle comunicazioni giornaliere. Costituiscono in tali casi una base sicura per la comunicazione asincrona con le classi e consentono la distribuzione facilitata di materiali digitali;
- Posta elettronica. Utilizzabile per contatti diretti e diffusione di materiali laddove l’Istituto scolastico abbia definito una propria “politica” di creazione e distribuzione di indirizzi (caselle) destinati a personale e studenti. L’impiego della posta elettronica mediante indirizzi privati può essere eventualmente previsto – come sopra richiamato – solo nel quadro applicativo del GDPR definito a livello d’Istituto.
- Fruizione di contenuti didattici su piattaforme diverse da quella della singola scuola
Ove i sistemi di comunicazione dell’Istituzione scolastica permettano la distribuzione di link ed URL per l’accesso a risorse testuali o multimediali disponibili in rete, i docenti potranno valutare l’utilizzo dei contenuti disponibili:
- sulle piattaforme proprietarie degli editori (per i testi in adozione, o in seguito ad acquisti o abbonamenti specifici attivati dalla scuola) o di altri proponenti, laddove esistano i diritti di accesso a queste risorse;
- su piattaforme a libero accesso (materiali distribuiti in creative common/open source o in ogni caso disponibili ad accesso gratuito). Necessaria in questo caso, da parte dei docenti, la valutazione preventiva della fonte e l’indicazione precisa agli studenti per l’accesso ad ogni singola risorsa