“Languages: your bridge to the future”

In dialogo con la Direzione Generale della Traduzione della Commissione Europea.

Personale scolastico

Nella mattinata del 16 ottobre le classi Quarte del Liceo Linguistico dell’Istituto “Savoia Benincasa” di Ancona hanno partecipato all’evento online “Languages: your bridge to the future” in collegamento con la Direzione Generale della Traduzione della Commissione Europea. È stato emozionante vedere quante scuole, da ogni angolo dell’Unione Europea, si collegavano, una dopo l’altra, salutando in inglese o nella propria lingua, in una danza di emoji e bandierine colorate che animavano lo schermo.  

 

Miha Žličar, Jael de la Morena e Sacha Beck, tre traduttori professionisti della DGT, hanno fornito interessanti spunti di riflessione sul legame indissolubile tra lingua e cultura, sull’importanza della formazione linguistica e della pratica attiva di una o più lingue, sulla possibilità di costruire uno o più ponti verso il futuro, ampliando i propri orizzonti con progetti come Erasmus Plus, DiscoverEU o il volontariato europeo.  

 

Un futuro che non implica scegliere tra tecnologia e traduzione, ma che invita a vivere questi due ambiti come una sfida unica all’interno della nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale. La traduzione assistita aiuta gli studenti e velocizza tempi, ma va utilizzata sempre in modo consapevole. Ed è proprio il tempo la risorsa più preziosa: studiare e praticare “little by little”, con costanza, pazienza e dedizione per sedimentare conoscenza e competenza linguistica. 

 

Del resto, “learning languages makes you smart” (“imparare le lingue ti rende intelligente”), scherzavano i traduttori, dandoci lo spunto per ricordare che tutto questo non solo è vero, ma è anche dimostrato: lo studio di una o più lingue migliora significativamente le funzioni cognitive e la memoria, favorisce la concentrazione mentale, la creatività, il problem solving. 

 

Nella seconda parte dell’evento, si è dato spazio alle domande degli studenti, che hanno mostrato un sincero interesse nei confronti del mondo della traduzione. La loro curiosità ha così offerto ai relatori l’occasione per trattare gli argomenti più specifici della disciplina e mostrarne gli aspetti più tecnici e affascinanti, come ad esempio la resa delle espressioni idiomatiche e la scelta tra la traduzione libera e quella letterale.

Non sono mancate poi domande su quali percorsi universitari intraprendere e quali concorsi sostenere per accedere a quell’ambito professionale, domande che hanno evidenziato il valore non solo formativo, ma anche e soprattutto orientativo dell’evento. Senza dimenticarne la valenza civica: le sfide poste dalla traduzione, che secondo Primo Levi è sinonimo di compromesso, sono le stesse poste dall’incontro con l’altro, col loro carico di complessità e opportunità. In entrambi casi bisogna essere disposti a mettersi in discussione e adottare in parte un’altra prospettiva, per riuscire, con parole diverse, a trasmettere la stessa emozione.       

 

 

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